martedì 7 luglio 2020

conoscenza poetica


"Vi è dunque una conoscenza 'sentimentale' o poetica, contraddistinta da questo atteggiarsi simpatico delle cose (e delle persone) in noi e con noi. Sentimentale, dico, perché il sentire la realtà a nostra immagine significa amarla: e la manifestazione più delicata e squisita della nostra vita affettiva consiste appunto nel vincolo che si viene formando tra noi e quegli oggetti in cui riconosciamo un riflesso dell'essere nostro. Contrariamente al detto corrente, non è che noi diamo la nostra personalità alle cose e alle creature che amiamo; ma le amiamo in quanto prestiamo loro la nostra personalità. Effusione di tutta la nostra vita interiore e in primo luogo degli "stati" che ci occupano nel momento della sensazione, e che eventualmente dipendono da altre sensazioni sincrone a quella. Il piacere sentimentale nella sua forma superiore, è dato da questa partecipazione, per cui ci sentiamo compresi, interpretati dagli oggetti, come nessuna confidenza verbale, nessuna altrui intelligenza o sensibilità ci consentirebbero mai di esserlo".


Guido Morselli, Realismo e fantasia, Milano, F.lli Bocca, 1947, p. 262 (la citazione è presa da questo articolo di Linda Terziroli).